USA 2008, la crisi dell’auto
Parcheggiati sotto gli occhi rossi del grande obelisco bianco, un cospicuo numero di furgoncini esponeva souvenir americani di ogni tipo. A gestire le bancarelle erano per lo più asiatici, donne e uomini minuti seduti sui sedili anteriori intenti a muovere le dita sul bordo esterno della portiera al ritmo della musica gracchiata dallo stereo. Tra le bandiere a stelle e strisce, le macchine fotografiche usa e getta e le statuette di Abraham Lincoln e George Washington, vendevano magliette e tazze in porcellana con i volti di Barack Obama e Hillary Clinton con la stessa nonchalance con cui in Russia si…