Raffaele Ciriello - Ramallah, 13 Marzo 2002
Due viaggi in autobus tra Tel Aviv e Gerusalemme sono stati sufficienti per portare a termine la lettura di “Passione Reporter”, un libro che racconta di un giornalismo “irregolare”, fatto di uomini e donne che per un’informazione vera hanno dato la vita. Edito da Chiare Lettere e scritto dal giornalista Daniele Bianchessi, il libro è un omaggio a Ilaria Alpi, Miran Hrovatin, Raffaele Ciriello, Maria Grazia Cutuli, Enzo Baldoni e Antonio Russo. Tutti giornalisti inviati in zone di guerra, colleghi uccisi perché - questa la tesi del libro - avevano ficcato il naso dove non dovevano. Sono per lo più nomi sconosciuti agli italiani, ma pilastri portati per un opinione pubblica informata e colta, elementi necessari per una società democratica, grandi esempi per tutti i giornalisti - ed io sono uno di questi - che vogliono seriamente raccontare il mondo con parole, immagini, video.