Israele, dopo i missili l’esplosione del bus. Tel Aviv si sente sempre più insicura
Dopo i missili lanciati da Gaza e l’attentato terroristico che questa mattina ha fatto saltare in aria un autobus e ferito ventiquattro persone, a Tel Aviv è possibile vedere il terrore nello sguardo della gente e percepire la paura che attanaglia il cuore laico della società israeliana.
Per la prima volta nella storia del conflitto israelo-palestinese, i razzi lanciati dalla Striscia di Gaza hanno colpito il cuore e la testa dello Stato ebraico, le città di Gerusalemme e Tel Aviv. Qui vivono numerosi italiani, cervelli in fuga, turisti, studenti, tutti estranei al conflitto israelo-palestinese, ma costretti a cambiare le proprie abitudini dalla costante paura dei missili.
“Ci sono mancati gli attentati suicidi. Aspettateci in caffè, autobus e stazioni. Non dormite, potremmo raggiungervi”. Questo è il contenuto dell’ultimo video messaggio delle Brigate al-Qassam, braccio militare di Hamas.
Oggi a Gerusalemme mi sono trovato impreparato al punto da avvisare un leggero tremolio alle mani. Alta sui Monti della Giudea e distante quasi ottanta chilometri dalla Striscia di Gaza, consideravo Gerusalemme una città impossibile da raggiungere da qualsiasi missile a disposizione delle milizie islamiste operanti a Gaza.
In un’atmosfera resa grave da dolore, lacrime e afa, Israele ha celebrato ieri mattina, poche ore prima dell’inizio dello Shabbat, i funerali delle cinque vittime civili israeliane uccise nell’attentato all’aeroporto di Burgas, in Bulgaria. Se ai morti è stato dato un nome e una sepoltura, continuano a rimanere ignote le generalità del kamikaze che mercoledì scorso si è fatto saltare in aria a bordo di uno dei tre autobus utilizzati dalla comitiva di turisti israeliani appena atterrata nella nota città balneare bulgara.
A 18 anni dall’attentato a Buenos Aires, kamikaze fa strage di ragazzi israeliani in Bulgaria. Attacco a tre bus dell’aeroporto di Burgas sul Mar Nero. Otto morti fra i turisti ebrei, decine di feriti. Gravi due donne incinte. Otto morti e trenta feriti. È questo il drammatico bilancio dell’attentato terroristico avvenuto ieri pomeriggio all’aeroporto di Burgas, in Bulgaria, sulla costa occidentale del Mar Nero. L’attentato, realizzato contro una comitiva di giovani turisti israeliani, probabilmente tramite un attentatore suicida, ha fatto tremare Israele portando il cuore in gola all’intera comunità israeliana.

















